Gioele Dix è Argan ne Il malato immaginario con la regia di Andrée Ruth Shammah, in una messinscena che si rifà a quella fortunata degli anni Ottanta proprio con Franco Parenti
Da martedì 6 a domenica 11 dicembre Andrée Ruth Shammah propone al Teatro della Pergola la sua lettura de Il malato immaginario di Molière. Il ruolo del protagonista è affidato a Gioele Dix, perfettamente a suo agio nel restituire il lamentoso e suggestionabile Argan, la cui ipocondria soccombe al fascino della scienza medica (allora avvolta nelle nebbie oscurantiste e metafisiche) venerata fino alla negazione del buon senso.
L’attore affronta con intelligente ironia la sfida di un confronto con l’indimenticato Franco Parenti, al centro della storica versione diretta da Shammah negli anni Ottanta. Anna Della Rosa interpreta la cameriera Tonina, alter ego in scena di Argan.
“La paura della malattia e la convinzione di aver bisogno di medici strampalati – afferma Gioele Dix – rendono cieco il malato immaginario, incapace di comprendere la falsità delle persone intorno a lui, così come di apprezzare chi realmente lo ama”.
Uno spettacolo ‘senza tempo e di tutti i tempi’, costruito su un gioco teatrale che intreccia angoscia esistenziale, divertimento e satira delle nevrosi del nostro tempo. Una produzione Teatro Franco Parenti.
“Il nostro Malato immaginario”, conclude Gioele Dix, “è in grado di rappresentare le fragilità dell’uomo, la consapevolezza del disagio, del bisogno di difendersi dal mondo esterno e di fuggire le responsabilità dell’esistenza, in una consonanza col presente, con l’irreversibile condizione della perdita di fiducia in se stessi e nei propri simili”.